Comportamenti e condizioni dell’auto, oltre a garantire una resa migliore e una vita più lunga al veicolo, incidono anche sul costo del rifornimento.
Di seguito tutte le “dritte” per ottimizzare consumi e spesa: alcune sono note, ma, talvolta, dimenticate, altre potrebbero stupirvi.
Sembra una banalità, ma se un ingorgo, un passaggio a livello chiuso – si esistono ancora – o qualsiasi altro motivo ti costringe a una sosta che si prolunga oltre i due o tre minuti, spegni il motore: puoi risparmiare fino al 10% di spesa per la benzina.
Le gomme sgonfie consumano di più e si rovinano prima: controllale almeno una volta al mese, averle correttamente gonfie può farti risparmiare fino al 6% del consumo di benzina.
Oltre a peggiorare la qualità dell’aria, l’ostruzione anche parziale dei filtri può far lievitare i consumi di carburante fino al 10%: controlla periodicamente che siano puliti e sostituiscili quando necessario.
Cambia correttamente le marce passando a una più alta quando necessario ed evitando di “tirarle”, puoi diminuire dal 10 al 50 (sì, hai letto bene, 50) per cento la spesa per la benzina.
La manutenzione periodica che gli stessi produttori suggeriscono, oltre a mantenere il motore in buona salute, permette di abbattere i costi di alimentazione fino al 10%.
Una guida a scatti, con improvvise inchiodate, brusche ripartenze e repentine accelerazioni può aumentare il consumo di carburante fino al 38%: ricordatene quando sali in macchina.
L’ultimo consiglio sembra banale, ma in realtà moltissimi automobilisti non lo mettono in pratica: Osservaprezzi Carburante è il sito del ministero dello sviluppo economico che registra i prezzi praticati presso tutti gli impianti di distribuzione nel nostro paese e li comunica giornalmente ai gestori che sono tenuti a esporli.
(dati tratti da Inchieste, periodico della Fondazione Altroconsumo)