Il portale di noleggi in Italia
Il mercato automobilistico corre verso una mobilità totalmente elettrica, in vista allo stop della produzione di veicoli a combustione fissato dall'Unione Europea per il 2035.
Per raggiungere quindi un traffico più ecologico, specialmente in città, negli ultimi anni abbiamo potuto assistere a cambiamenti nella circolazione urbana precedentemente imprevedibili: nei tragitti più brevi e congestionati vengono preferiti gli spostamenti con bici e monopattini elettrici, e lo sviluppo capillare di questi ultimi, raggiunto grazie ai nuovi sistemi di noleggio e sharing, ha portato con sé evitabili incidenti e danni dovuti all'eccessiva velocità e sfrontatezza di chi utilizza questi mezzi. Basti pensare che la cifra di feriti in incidenti in monopattino dichiarati supera i 2000 l'anno ed è destinata ad aumentare vertiginosamente al passo con la loro diffusione.
Proprio a questo proposito oltre il 70% delle compagnie assicurative verte verso offerte di micro-mobilità: il 30% assicura biciclette e monopattini elettrici, mentre il 55% (numero destinato a crescere) comprende questa possibilità in offerte di coperture urbane più variegate, con costi generali intorno ai 30 € annui per un monopattino.
Inoltre, la più importante sezione nel rinnovamento futuro del traffico sarà occupata dai veicoli elettrici, che vantano di un aumento delle immatricolazioni del 23% nell'ultimo mese e con costi di gestione di gran lunga inferiori a quelli delle auto a motore termico.
Eppure tutto ciò è vero solo se si prendono in considerazione le manutenzioni ordinarie, poiché come già spiegato negli articoli precedenti, l'inquinamento nella produzione di EV, dovuto principalmente all'estrazione di materie prime come il litio, supera quello di un veicolo termico per l'intero corso di vita circolante.
Per quanto riguarda la possibilità di guasti ed incidenti, i costi e le energie stanziate per domare incendi inestinguibili per giorni interi delle batterie, spaventa clienti e compagnie assicurative.
Il problema maggiore si presenta nella reperibilità dei ricambi e delle riparazioni del pacco batterie (spesso anche implementato nella scocca) e dei software: tutto ciò porterà alla decimazione, o almeno allo stravolgimento dei servizi e delle capacità di gran parte dei professionisti della manutenzione, riparazione e soccorso stradale.
Basti pensare che in casi di danneggiamento del software o delle batterie di un EV, tali sostituzioni possono arrivare a cifre impensabili, costituendo oltre il 50% del costo del veicolo, e spesso quindi viene addirittura preferita la rottamazione, presentando quindi altrettanti problemi ecologici per lo smaltimento delle vecchie batterie, cosa spesso nemmeno messa in atto a causa della mancanza di impianti di riciclo.
Perciò, mentre negli Stati Uniti il prezzo mensile dell'assicurazione supera del 30% quello riservato per i veicoli a combustione (arrivando a circa 210 dollari), in Italia lo stesso prezzo raggiunge e supera i 320 euro.
Per ammortizzare i costi ed aumentare la clientela le compagnie presentano nuovi prodotti assicurativi basati sull'effettivo utilizzo del veicolo: come attuato generalmente nei contratti di noleggio a lungo termine, una parte del canone è riservata ad un costo di assicurazione variabile, che arriva ad azzerarsi se l'automobile non viene utilizzata.
Ovviamente queste funzionalità, oltre ad implicare l'utilizzo della localizzazione del veicolo o quantomeno l'installazione di un dispositivo che ne rivela il chilometraggio, possono essere apprezzate principalmente dai privati che in città non utilizzano il proprio veicolo come metodo di spostamento primario e possono godere quindi al meglio di questa offerta.
Lo stanziamento di 13 miliardi di euro in premi dell'RC Auto di certo poterà gran parte delle compagnie a stipulare polizze più innovative grazie all'incremento di questi nuovi trend.
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- Federico D'Angelo
