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Bollo auto, facciamo chiarezza: come evitare le multe?


Tags: Curiosità - Bollo Auto

Siamo a ridosso del bollo auto, come si devde comportare chi noleggia un veicolo a lungo termine?

BOLLO AUTO, FACCIAMO CHIAREZZA: COME EVITARE LE MULTE?

Siamo al ridosso della fine dell’anno e proprio in questo periodo si percepisce un grandissimo caos inerentemente al pagamento della famosa tassa di proprietà, ancor più nota come bollo auto. A sottoporre tale questione sono colore che hanno deciso di comprare una macchina attraverso la modalità  del noleggio a lungo termine.

E’ molto frequente in questo periodo il tema del bollo auto e delle potenziali esenzioni per determinate categorie di veicoli ed in specifiche regioni. L’unica cosa da non fare è quella di credere di non dover pagare la tanto odiata tassa di proprietà. Nonostante ciò però ci sono svariate nuove norme per gli automobilisti che decidono di prendere in affitto  un autoveicolo. Ma quali sono le regole, le eventuali multe e gli importi di cui farsi carico? Mettiamo ordine.

BOLLO AUTO: COSA SUCCEDE PER IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE?

Nell’anno in corso il Decreto Milleproroghe ha inserito svariate innovazioni proprio inerentemente al bollo auto: in particolare, si tiene in estrema considerazione la questione delle vetture prese a noleggio. Innanzitutto è opportuno chiarire l’espressione “noleggio a lungo termine” Chiaramente si parla di un tipo di locazione che si estende per un arco temporale di oltre un anno. Il DL (Decreto Milleproroghe) ha comunque posticipato un termine che era, comunque, previsto nella Legge di Bilancio 2020.

Per quanto riguarda i veicoli a noleggio, in precedenza la tassa di proprietà andava saldata entro il 30 giugno 2020. A pagare tale tassa sarebbe dovuto essere chi usa realmente il veicolo o in caso di vetture aziendali direttamente i datori di lavoro.
Con il Decreto Milleproroghe  il saldo è scivolato al 31 luglio: il posticipo  era stato attuato per dare la possibilità alle singole Regioni di rinvenire tutti i dati di coloro che avessero concluso un contratto di noleggio a lungo termine. Le informazioni in questione sarebbero dovute pervenire dall’ACI, la quale avrebbe dovuto reperirli dalla Motorizzazione.
Purtroppo però il caos affiora adesso: le regioni percepiranno le somme dovute  per la tassa di proprietà in base alla  residenza di chi utilizza l’autoveicolo e non dall’azienda locatrice. Questa diviene la principale novità. E’ importante precisare che alcune Regioni hanno deciso di posticipare la scadenza del saldo per quanto riguarda i mezzi a noleggio, altre Regioni invece hanno optato per una data più recente.

  • Lazio: Il termine per il saldo scivola al 30 novembre e dovrebbe essere confermata la    diminuzione  del 10% sull’importo da pagare (cioè due mensilità gratuite in rapporto all’intera annualità);
  • Trento: Il saldo slitta al 15 dicembre 2020;
  • Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna: Ci sono ancora delle delibere in corso.

In Toscana invece, regna un gran caos. Eugenio Giani, Governatore della Regione dice: “Faremo di tutto per congelare di nuovo quei pagamenti.”. Giacomo Bugliani, Presidente della Commissione Affari istituzionali, programmazione e bilancio asserisce: “Spero ci possano essere nuovamente le condizioni per rinviare. Non ci sono problemi per la copertura di bilancio perché  abbiamo attinto a 101 milioni riducendo l’accantonamento per crediti di dubbia esigibilità. Confidiamo che il Governo blocchi l’invio delle cartelle esattoriali e faremo pressione perché ciò avvenga comprendendo chiaramente le difficoltà che stanno attraversando migliaia di toscani”.
Comunque siamo consci che i soldi derivanti dalla detestata tassa di proprietà degli autoveicoli darebbero una grande mano alle Regioni, per esse infatti il bollo auto rappresenta una consistente entrata economica.
Altra proposta è pervenuta dalla Cooperativa Aniasan la quale suggerisce una scadenza univoca, valida per tutti, ossia il 15 dicembre 2020. Entro questo termine tutti i cittadini interessati potranno regolarizzare la propria posizione con calma ed allo stesso modo.
Vedremo cosa accadrà

Bollo auto 2020: ecco a chi tocca il rimborso ufficiale

In Lombardia, il Presidente Fontana ha ordinato il rimborso inerente al pagamento della tassa di proprietà per alcune categorie di automobilisti, in particolare: tassisti, noleggi con conducente e bus turistici.

Bollo auto: è un argomento che abbiamo a lungo trattato ed in molti hanno auspicato ad una sua abolizione totale, in special modo in un momento storico particolare e complicato come quello che stiamo attraversando e che fortunatamente e quasi finito. Comunque, al ridosso dell’inizio del nuovo anno, arriva una buona notizia. Per alcune categorie ci sarà il rimborso inerente al versamento del tanto detestato bollo auto. Ma a chi è destinato tale rimborso? Vediamo.

Bollo auto: alcune categorie tutelate in Lombardia

La tassa di proprietà sulle automobili è stata sempre considerata uno dei tributi più superflui e discussi nel tempo. Infatti, i cittadini del vecchio paese hanno sempre palesato il loro patimento inerentemente a questo dubbio. Di fatto ci si interroga sul perché corrispondere un’imposta per il semplice fatto di detenere un autoveicolo che, in gran parte dei casi è solo uno strumento per potersi recare a lavoro? Proprio per questo c’è il detto che dice: “Vai a lavoro per comprare la macchina per andare a lavoro” . Scherzi a parte si è sempre anelato ad una sua abrogazione, che come ben sappiamo è rimasto solo un sogno.

In seguito alla crisi sanitaria ed economica provocata dal Corona Virus, alcune Regioni hanno disposto un rinvio del saldo della tassa di proprietà. Comunque sia, gli automobilisti hanno dovuto già dovuto pagare l’imposta dovuta. Ora però la bella notizia: il pagamento del bollo inerente all’anno 2020 verrà restituito a determinate categorie di cittadini e ciò avverrà nella Regione italiana più colpita dalla pandemia e cioè la Lombardia.

Nei giorni scorsi la giunta ha ratificato delle norme che hanno un valore complessivo di 167 milioni di euro. Il sussidio è giustamente indirizzato alle aziende, ai lavoratori, alle categorie più deboli e colpite dalla crisi. Con questo provvedimento il Governo sembrerebbe voler sostenere tutti ma la realtà è ben altra cosa.

I sostegni che appaiono attuati dalla Regione Lombardia sono rivolti a quei cittadini che si avvalgono del trasporto pubblico non di linea, ossia: tassisti, NCC, e autobus destinati al turismo. Ci saranno quindi delle somme a fondo perduto. Nello specifico: 1500 € per i noleggi con conducente e tassisti e 2000 € per i proprietari di bus granturismo.

L’aiuto della Lombardia alle categorie più colpite

Per questa delibera sono stati stanziati 3.5 milioni di euro da rendere a coloro che hanno già parato la tassa di proprietà.

Il presidente della Regione Lazio Attilio Fontana non si tira indietro dinnanzi alle necessità ed alle richieste pervenute dai cittadini che operano nell’ambito dei trasporti e che sono stati fortemente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia. L’assessore regionale alle infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudio Maria Terzi ha commentato in questo modo: “La Regione Lombardia ha mantenuto le promesse recuperando risorse per aiutare le categorie in difficoltà a causa della crisi Covid. Abbiamo raccolto il grido di aiuto del settore mettendo in campo provvedimenti concreti che rappresentano una boccata d’ossigeno. Ancora una volta, in autonomia, cerchiamo di risolvere i problemi e di attuare ogni intervento utile per aiutare le imprese e i lavoratori lombardi”.

 

Tratto da "Newstreet" e scritto da Manuel De Pandis



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